Psicosi sisma, affitti bloccati

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Venerdì 30 Settembre 2016, 05:00
UNIVERSITÀANCONA Psicosi terremoto, crolla il mercato immobiliare degli affitti. Almeno il 20% degli appartamenti del centro storico rimane senza inquilini. A rendere nota la stima è Angelo Abate, titolare dell'agenzia immobiliare Rara Management, specializzata in affitti per studenti universitari. Sarebbero stati soprattutto i fuorisede a tentennare davanti al pericolo di nuovi terremoti. Se il mercato immobiliare degli affitti è in picchiata, non naviga in acque migliori quello legato agli alloggi Ersu. In città, gli studentati sono sette, dislocati nei quartieri che ospitano i poli dell'Univpm. Ogni anno sono disponibili 534 posti letto, ma quasi mai vengono utilizzati tutti. Il motivo? La condizione di fatiscenza in cui versano.
Affitti
Una psicosi, più che una paura fondata, dato che il sisma del 24 agosto ha praticamente sfiorato il capoluogo dorico. Nessun danno ingente rilevato, eppure sembra che gli echi delle scosse che hanno distrutto Amatrice, Accumoli, Arquata e Pascara del Tronto abbiano influito in maniera negativa sull'andamento del mercato immobiliare anconetano in un periodo, quello pre-universitario, di solito molto fervente. «Su 300 abitazioni che abbiamo in centro, almeno 50 sono rimasti sfitti - afferma Abate -. L'ultima settimana di agosto l'agenzia è stata tempestata da chiamate di genitori di studenti fuorisede che chiedevano come fosse la situazione in città dopo le scosse di terremoto. Persone spaventate dal fatto che nuovi episodi potessero investire Ancona».
Lo stop
A bloccare il centralino dell'ufficio sono stati soprattutto meridionali. «La loro presenza è calata molto rispetto allo scorso anno. Molti fuorisede hanno pensato che Ancona non più sicura e alla fine hanno rinunciato a prendere casa». Solo dopo, però, averla vista. «Abbiamo preso decine di appuntamenti per far vedere gli appartamenti che abbiamo a disposizione in centro. Mentre si visitano le stanze, le domande sono cambiate rispetto a qualche mese fa. Ora, quasi tutte le persone chiedono se il palazzo rispetta le norme antisimiche, se è stato messo a punto dopo il terremoto del 1972 oppure se ha subito danni dopo quello del 24 agosto. Anche la minima crepa fa paura». Nell'ultimo mese, sono stati molti gli affari sfumati. L'appartamento in buone condizioni passa in secondo piano se è in ospitato una struttura del dopoguerra, magari mai ristrutturata. «La mia agenzia ha avuto un crollo del circa 20% sugli affitti. Un vuoto che a fine settembre non ci era mai capitato prima». In difficoltà, anche i privati: «Molti proprietari ci hanno chiamato perché non riescono più ad affittare quegli appartamenti che prima del sisma venivano abitati senza problema».
I costi
I prezzi per gli affitti sono inferiori rispetto ad altre città universitarie. Se a Roma o Milano, una singola costa 500 euro al mese, ad Ancona uno studente se la può cavare con 200 o al massimo 300 euro. In doppia, la media si aggira attorno ai 150 euro. Il quartiere incide molto poco sui prezzi. La tendenza delle matricole, disorientati dal fatto di trovarsi una città sconosciuta, è quella di prendere casa il più vicino possibile alla facoltà che si frequenta. Poi, dopo il primo anno, ecco il ripensamento: meglio stare in centro, perché nelle periferie (Torrette e Monte Dago) i servizi sono ridotti al minimo e la movida notturna è pari a zero. E allora, ecco che più della metà degli universitari decide di prendere un appartamento tra il centro storico e il Passetto. Poco importa se per raggiungere il polo di Medicina o di Ingegneria bisogna prendere bus su bus. Il web è il luogo dove si incontra la domanda con l'offerta. Il sito dell'Università Politecnica, ogni anno, mette a disposizione una pagina dove vengono raccolti gli annunci filtrati dall'associazione studentesca Gulliver. Cercalloggio è uno dei portali più battuti dagli universitari fuori sede.