L'ESPERTO
ANCONA Più anconetani colpiti dalla bronchite cronica: il 15%

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Martedì 28 Febbraio 2017, 05:00
L'ESPERTO
ANCONA Più anconetani colpiti dalla bronchite cronica: il 15% circa rispetto alla media nazionale del 12. Mentre, 25 su 100 soffrono di rinite allergica. E un 5% della popolazione è affetto da asma bronchiale. Gli ultimi dati sono stati raccolti nell'ambito di Geird, «un progetto multicentrico e multidisciplinare italiano che si occupa di raccogliere informazioni sulle interazioni tra gli aspetti genetici e quelli ambientali nelle malattie respiratorie. L'indagine ha luogo ad Ancona, Verona, Pavia, Torino, Salerno, Sassari e Terni» afferma Leonardo Antonicelli, dirigente medico di Allergologia agli Ospedali Riuniti di Ancona.
Il progetto
Il capoluogo, da sempre alle prese con il problema delle polveri sottili, è entrata nel progetto «circa cinque anni fa - sottolinea Antonicelli - I nostri dati sono in linea con quelli attuali, riscontrati nelle altre città, che raccoglievano dati da più tempo. In 20 anni, in Italia l'asma bronchiale è passata da 4,4 al 5,4 % nella popolazione generale, mentre nello stesso periodo la rinite allergica, passata da 18% a 25%. Soprattutto per la rinite allergica la crescita sembra essere correlata a all'inquinamento atmosferico».
Le relazioni
Sull'eventuale collegamento diretto tra inquinamento e malattia il dirigente medico di Allergologia sottolinea come «bisogna distinguere tra esposizione acuta, a dosaggi elevatissimi, come per esempio quello che accade a Pechino, ed esposizione cronica a concentrazioni inferiori, tipiche delle città europee o americane, causate in prevalenza da emissioni del riscaldamento domestico e del traffico veicolare, che, singolarmente o in associazione ad altre componenti, dal fumo di sigaretta a uno stile di vita sempre più lontano dal contatto con la natura, determina la comparsa di patologie dell'apparato respiratorio come asma, rinite allergica e bronchite cronica». Per rapportarlo alla situazione del capoluogo «non ci si ammala perchè si passa per 15 minuti a Torrette nell'ora di punta - afferma Antonicelli - ma perchè si abita molti anni in vicinanza di una strada altamente trafficate, in particolare da automezzi pesanti». Tra gli agenti tenuti sotto esame ci sono le particelle carboniose dei motori diesel (DEP). «Sono le più sospette per quanto riguarda il rapporto con le allergie, a causa della loro capacità di interagire sia con i pollini, sia col sistema immunitario - analizza il dirigente medico - Purtroppo, nonostante lo sviluppo di filtri che limitano le emissioni delle particelle carboniose, il diesel rimane ancora più inquinante dei motori a benzina».
Le misure
Per diminuire l'inquinamento atmosferico e le patologie correlate Antonicelli indica una doppia strada. «Continuare con gli attuali processi tecnologici finalizzati all'abbattimento dell'inquinamento ambientale, e con il controllo costante dei suoi livelli ambientale, a livello individuale, appena possibile camminare in campagna, ovviamente lontano dalle strade trafficate».
m. pe.
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