Università sempre più al femminile, donne in aumento tra studenti e prof: Unimc ha approvato il primo bilancio di genere

La prorettrice Mattucci: «Meno disuguaglianze»

Università sempre più al femminile, donne in aumento tra studenti e prof: Unimc ha approvato il primo bilancio di genere
Università sempre più al femminile, donne in aumento tra studenti e prof: Unimc ha approvato il primo bilancio di genere
di Giulia Sancricca
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Sabato 4 Maggio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12:32

MACERATA - L’Università di Macerata ha approvato il suo primo bilancio di genere, uno strumento fondamentale per valutare e analizzare le politiche, i programmi e le risorse dal punto di vista dell'equità di genere e, di conseguenza, identificare e correggere eventuali disparità nelle decisioni, nei finanziamenti e nei risultati.

Il lavoro

«Un lavoro di analisi di contesto, mappatura delle politiche volto alla riqualificazione delle spese, tenendo conto delle varie componenti dell’ateneo, che ha l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze di genere» dice la prorettrice al welfare Natascia Mattucci.

Il report di Unimc, che fotografa la situazione dell’anno accademico 2021-2022, oltre a evidenziare l’anima umanistica dell’Università, sottolinea una prevalenza femminile già a partire dal corpo studentesco. Su 9.811 iscritti ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico, il 74% è composto da donne. Anche la percentuale di chi si laurea è superiore per quanto riguarda le donne, che sono il 75% su 2122 studenti. Il dato rovescia l’andamento nazionale: il report della Conferenza dei rettori delle Università Italiane, Crui, evidenzia come la percentuale di laureate alla triennale sia del 34,5% e alla magistrale arrivino al 50,8%. Dal confronto tra gli anni accademici 2018-2019 e 2021-2022 emerge un aumento (+21%) di iscritte nell’area dei servizi sociali, comunicazione e anche un +11% per l’area dell’istruzione, che storicamente registra un’alta percentuale di studentesse, i numeri si aggirano intorno al 90%, mentre si registra un calo nelle aree umanistica ed economica-giuridica. Un dato, che è in controtendenza rispetto alla media nazionale, è rappresentato dalla percentuale di professoresse ordinarie. Nel 2018 erano il 28,2%, dal 2022 la percentuale è aumentata arrivando al 33,8%. Secondo l’indagine del ministero dell’Università e della ricerca, invece, la percentuale nazionale di professoresse ordinarie nel 2021-2022 era pari al 27,3%. Tra i docenti, la percentuale di donne è nettamente più alta nelle aree umanistiche rispetto al dato nazionale. Nelle materie giuridiche, politico-sociali, economiche e storico-filosofico-pedagogiche il dato si attesta nella media e la supera nel caso dell’ingegneria industriale e dell’informazione. Sempre all’interno di Unimc, aumenta invece la percentuale degli uomini per quanto riguarda gli assegnisti di ricerca. Anche il personale tecnico amministrativo dell’ateneo risulta costituito prevalentemente da donne, aumentate dal 49% del 2018 al 51% del 2022 rimanendo comunque inferiore alla media nazionale pari a 59,1% secondo i dati Crui.

Il monitoraggio

L’Università ha adottato da qualche anno il “Gender equality plan” per monitorare le azioni di promozione dell'uguaglianza di genere. Di recente è stata introdotta la figura della Consigliera di fiducia, «istituzione per contrastare discriminazioni dirette e indirette e mobbing» spiega Mattucci. «Il benessere è molto importante - dice il rettore John McCourt, - per questo abbiamo avviato un processo per rendere l’ateneo un luogo sostenibile, promuovendo l’innovazione e l’uguaglianza di genere. A tal fine abbiamo costituito un comitato scientifico affiancato da un gruppo di lavoro».

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