Macerata, ruba la carta di credito a un uomo e dorme in albergo senza pagare: condannato a 4 anni

Ruba la carta di credito a un uomo e dorme in albergo senza pagare: condannato a 4 anni
Ruba la carta di credito a un uomo e dorme in albergo senza pagare: condannato a 4 anni
di Benedetta Lombo
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Martedì 7 Maggio 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 13:34

MACERATA Avvicina un uomo, con una scusa si fa ospitare a casa e gli ruba la carta di identità. Dopo aver cambiato la foto usa il documento per soggiornare due notti su un hotel senza pagare. Ieri un 63enne originario di Spoleto, ma di fatto senza fissa dimora, è stato condannato a quattro anni di reclusione. I fatti risalgono a fine dicembre del 2018.

La vicenda

Era il 28 quando in corso Garibaldi l’uomo avvicinò un 62enne maceratese chiedendogli di cambiargli 20 euro per comprare le sigarette da un distributore automatico.

I modi gentili dell’uomo avevano spinto la vittima ad accompagnarlo in un bar e lì chiacchierando, l’imputato gli aveva raccontato di essere arrivato in bicicletta da Ravenna. Il maceratese allora lo aveva invitato a casa per riposarsi, mangiare qualcosa e fare una doccia. Dopo aver trascorso la notte lì e aver chiesto di restare fino a capodanno ricevendo un rifiuto, l’uomo si era allontanato.

In base a quanto accertato però, prima di andare via avrebbe rubato la carta di identità del maceratese e, dopo aver sostituito la foto con la propria, avrebbe usato il documento per pernottare due notti a gennaio in un hotel di Imperia. Il maceratese lo scoprì qualche settimana dopo quando si vide recapitare a casa una raccomandata dall’Hotel in cui si chiedeva il saldo di 80 euro. Il 22 gennaio, l’imputato utilizzò la carta di identità modificata per attivare una scheda telefonica.

Accusato di furto, due episodi di sostituzione di persona, falsità materiale, ieri il 63enne è stato condannato dal giudice Domenico Potetti a 4 anni di reclusione, il pubblico ministero Francesca D’Arienzo aveva chiesto la condanna a 5 anni e sei mesi. L’uomo era accusato anche di aver rubato una Fiat Panda parcheggiata in piazza Strambi a un uomo avvicinato con la scusa di essere un suo vecchio amico. Il 63enne gli avrebbe sfilato le chiavi dalla tasca del giubbotto mentre la vittima era intenta alla celebrazione della funzione religiosa. Per questo reato però c’è stata la remissione di querela.

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