Fermo, i residenti protestano: «I malavitosi di nuovo a Tre Archi, siamo ancora nella bufera»

Fermo, i residenti protestano: «I malavitosi di nuovo a Tre Archi, siamo ancora nella bufera»
Fermo, i residenti protestano: «I malavitosi di nuovo a Tre Archi, siamo ancora nella bufera»
di Pierpaolo Pierleoni
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Venerdì 19 Aprile 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 11:28

FERMO - «Mesi di indagini, ore ed ore di lavoro, un intenso e fruttifero lavoro investigativo gettato alle ortiche». Questa l’amara considerazione di una serie di sigle di proprietari immobiliari, circa gli ultimi episodi avvenuti a Lido Tre Archi. Ad intervenire sono Confabitare Fermo, l’Associazione piccoli proprietari case, Assocasa, associazione utenti assegnatari inquilini, il Comitato residenti Tre Archi e Omnia Casa.

Il gruppo lamenta il ritorno di soggetti dediti ad attività illecita.

Non manca un plauso alle forze dell’ordine, «che negli ultimi mesi erano riuscite a mettere all’angolo almeno una parte della malavita che infesta Tre Archi. Sono fortissime in questi giorni le proteste dei residenti per dover subire ancora una volta la presenza nel quartiere dei “soliti noti”, con i loro cani da combattimento e il corollario di violenze gratuite e occupazioni abusive». Si ricorda l’ordinanza del Ministero della salute per la tutela dall’aggressione di cani, per cui si prevede che razze potenzialmente pericolose dovrebbero essere interdette a delinquenti abituali e persone con condanne penali. Invece, si denuncia, «da giorni il quartiere è di nuovo nella bufera e, come avevamo ampiamente previsto, si alza il livello di sfida alle forze dell’ordine, alle istituzioni, e alla amministrazione, la quale, invece di “costruire” sicurezza per i propri cittadini, per i turisti, per salvaguardare le attività economiche e rilanciare la costa sotto il profilo turistico, costruisce palestre e una comunicazione tutta tesa a glorificare le opere di regime. La misura è colma, se con la passata gestione prefettizia si era giunti ad un accettabile livello di collaborazione, ora è tempo di dare attuazione completa al memorandum sulla sicurezza, con l’avvio delle procedure per l’istituzione del posto fisso delle forze dell’ordine. Il sindaco di Fermo, che si era impegnato ad aprire il locale di via Moro ala polizia locale, dia seguito alle promesse, o daremo vita ad una escalation di iniziative tese a evidenziare le responsabilità».

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