Giorgia Meloni e bersaglieri, test superato: Ascoli si sente pronta per ospitare grandi eventi

Bersaglieri, test superato: Ascoli si sente pronta per ospitare grandi eventi
Bersaglieri, test superato: Ascoli si sente pronta per ospitare grandi eventi
di Marco Vannozzi
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Lunedì 6 Maggio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 15:49

ASCOLI Dodicimila fanti piumati, cinquantasei Fanfare, centomila visitatori in tre giorni. Il raduno nazionale dei Bersaglieri è da record. Cala il sipario, la città di travertino si riscopre centro del mondo. L'occasione è prestigiosa, per molti il momento è indimenticabile. Da ogni parte d'Italia migliaia di persone accorrono nel capoluogo piceno: lo spettacolo è emozionante, l'affetto nei confronti dei Bersaglieri è grande. Le piume nere accendono i cuori, Ascoli corre con loro e fa bella mostra di sé. L'arrivo della premier Giorgia Meloni è la ciliegina sulla torta. La giornata di domenica rappresenta l'apice.

La sfilata

Si inizia presto con la sfilata dei fanti piumati per le vie della città.

Due chilometri di corsa in mezzo a grandi folle. Ci sono tanti bambini e ragazzi, un anziano Bersagliere sfila a piedi nudi. L'organizzazione di un evento di tali dimensione è complessa, ma tutto va per il meglio. Il primo cittadino, Marco Fioravanti, è molto soddisfatto. «Ascoli ha superato un esame importante dimostrando di essere città in grado di ospitare grandi eventi. L'organizzazione si è dimostrata all'altezza e non era facile mettere insieme tante componenti in un evento che ha coinvolto decine di migliaia di persone – afferma il sindaco -. Sono contento e soddisfatto per l'arrivo della premier Meloni che è stata accolta con grande affetto dagli ascolani. Il piano di sicurezza ha funzionato bene, così come l'afflusso delle fanfare e il deflusso finale. Anche dal punto di vista economico ci sono state importanti e positive ricadute sia nella provincia di Ascoli sia in quella di Fermo e questo è motivo di ulteriore soddisfazione».

Le opportunità

L'appuntamento con le piume nere riveste una bella opportunità dal punto di vista turistico. La città mette in mostra la sua bellezza e tantissimi sono gli apprezzamenti da parte delle migliaia di visitatori. Tra le vie del centro sfila anche la Quintana: una delegazione di dame, nobili, armati, musici e sbandieratori, con in testa il Capitano del Popolo, apre la parata conclusiva del raduno dei Bersaglieri. Il passaggio del testimone “la stecca” al sindaco di Marsala, dove si svolgerà la manifestazione il prossimo anno chiude la cerimonia. Nel tardo pomeriggio invece, con l'ammaina bandiera, le piume nere salutano la città.

Il bilancio

Il bilancio è senza dubbio positivo. «Non è stato un raduno. Questo è stato “il” raduno. L'emozione è grande. La soddisfazione è enorme» così sottolinea Ugo Feriozzi, presidente del comitato organizzatore e dell'Associazione Bersaglieri di Ascoli. Il presidente snocciola qualche dato. «Solo nella giornata di domenica si sono registrate 35mila persone. Ci ha sorpreso il gran numero di presenti al saggio ginnico-militare di sabato: sono stati 4.500 sugli spalti dello Squarcia, con le tribune e le curve piene – aggiunge Feriozzi -. Ringrazio l'amministrazione comunale, il segretario generale, coloro che hanno fatto parte della squadra dell'organizzazione e tutti i ragazzi della Fanfara di Ascoli. È una manifestazione che non si può fare da soli, ma solo con l'aiuto di tutti». L'appuntamento ascolano segna così un vero primato. «Il centenario dell'Associazione nazionale Bersaglieri ha aiutato, come pure la centralità geografica della città: sono arrivate sei Fanfare siciliane che di solito non ci sono mai, abbiamo visto sette Fanfare di Milano. E il 16 giugno a Bologna si terrà la celebrazione dei cento anni della nascita dell'Anb. Anche noi di Ascoli ci saremo».

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