Rapina a mano armata in un negozio
A volto scoperto grida: «Voglio i soldi»

Rapina a mano armata in un negozio A volto scoperto grida: «Voglio i soldi»
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Domenica 23 Ottobre 2016, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 19:00
CHIARAVALLE - Rapina a mano armata ieri mattina in pieno centro. Presa di mira la “Tecnomat” piccola attività di vendita diretta di computer, telefonia, consolle per giochi elettronici con servizio di assistenza a domicilio, situata lungo viale Verdi 57/c al pianterreno di un complesso residenziale e commerciale. 

Erano le 9,30 circa quando nel negozio ha fatto irruzione un uomo a volto scoperto e armato di coltello. In quel momento non c’era il titolare Matteo Tinfani, ma solo un suo collaboratore. Ha puntato l’arma bianca al volto del giovane, intimandogli di consegnargli tutto il denaro presente in cassa. Non ha preteso computer, tablet, smartphone o altri accessori elettronici high-tech, voleva solo i soldi. Il collaboratore, intimidito, ha consegnato il denaro senza opporre resistenza, preso alla sprovvista da quel bandito che ha agito da solo e in pieno giorno.
Tanta è stata la paura che il ragazzo non è riuscito a carpire nelle poche parole pronunciate dal rapinatore alcun accento o inflessione dialettale. «Una rapina lampo, durata davvero pochi terribili secondi - ci spiega il titolare di Tecnomat Matteo Tinfani - il mio collaboratore è stato preso alla sprovvista, non ha memorizzato neanche il colore di capelli di quel bandito che lo minacciava puntandogli un grosso coltello alla faccia. Non escludiamo che possa trattarsi di uno straniero magari dell’Est per la carnagione molto chiara, ma non sappiamo. Per noi è la prima rapina, e speriamo davvero l’ultima».

Il bandito si è dato alla fuga a piedi, scappando per le vie di Chiaravalle con in tasca un bottino di duemila euro ma non ancora precisato perchè sono in corso i conteggi del danno. Con ogni probabilità ad attenderlo c’era un complice al volante di una vettura forse rubata in qualche stradina secondaria. Immediato l’allarme al 112. Sul posto i Carabinieri della locale Stazione e l’Aliquota Radiomobile che hanno sentito la vittima, raccolto la denuncia e avviato le indagini. 
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